domenica 9 maggio 2010

IDEA progettuale






Urban void 45 si pone come uno spicchio di terreno posto in una zona molto degradata e ai margini della periferia romana. L’ntervento ha ispirato l’utilizzo della geometria poligonale e delle sue forme base (mesh triangolari). Un parco dove la geometria si è convertita in regola per il trattamento dello spazio, introducendo un sistema a “pieghe”, realizzate per risolvere e esasperare il dislivello morfologico dell’area , per superare il degrado di una barriera non solo fisica ma sociale. Appare come un territorio intrappolato all’interno della città con limiti forti e ben definiti dalla strada storica Casilina Vecchia (Nord-Est) e i binari della ferrovia posti in trincea (Sud-Ovest). Recuperare questo spazio in disuso che funziona come barriera fisica e come elemento disgregante rappresenta il principale obiettivo. Modellare il terreno utilizzando piani inclinati di differenti materiali che mostrano le loro caratteristiche fisiche di topografia estranea alla città è l’idea da cui sono partito. I piani triangolari sono realizzati in diversi materiali: roccia, vegetazione con diversi colori, cemento dove è utile consolidare e luce così da ricostruire di notte la silhouette dell’intero intervento. Importante è creare una connessione tra il livello superiore e quello inferiore così da far perdere all’area la condizione di barriera. A questo scopo il progetto è pensato per metà ipogeo e per metà fuori terra. La struttura si basa sulla tipologia della cupola geotedica studiata da Buckmister Fuller. Le sezioni presenti negli elaborati sono la base di studio delle molteplici forme che andranno a plasmare e comporre l’edificio.

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