sabato 21 aprile 2018

Curriculum Vitae



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mercoledì 19 luglio 2017

TESI DI LAUREA


Progettazione urbana e architettonica 























Siamo nella periferia Sud-Est di Roma, esternamente e a ridosso del Raccordo (G.R.A.), tra via Tuscolana e l’accesso dell’autostrada “del Sole” A1. Nota come zona rurale e periferica della capitale, oggi è caratterizzata da una forte espansione urbanistica residenziale, ma soprattutto direzionale e commerciale.
L’analisi dell’intorno del vuoto urbano, infatti, ha evidenziato la presenza di poli commerciali e direzionali che vanno a creare delle vere e proprie centralità di livello urbano. Inoltre, ha messo in risalto l’urbanizzazione puntiforme, spontanea e a lottizzazione non programmata, pressochè totale, del tessuto morfologico residenziale.
L’analisi infrastrutturale ha sottolineato la presenza di importanti assi di connessione, la contiguità della linea metropolitana con la presenza della vicina stazione Anagnina, ma anche la limitata rete del trasporto pubblico su gomma e la totale assenza della rete tramviaria.























Le qualità ambientali dell’area sono direttamente intuibili e messe in rilievo dalla continuità dell’Agro Romano (tramite corridoi ambientali) e dalla presenza di un tracciato storico romano. Non di secondaria importanza lo skyline panoramico dato dal profilo dei Colli Albani con il Monte Cavo protagonista. Le potenzialità e le criticità sono in egual misura definite rispettivamente dall’Agro Romano e dalle caratteristiche morfologiche dell’intorno urbano.



Lo step immediatamente successivo all’analisi dell’intorno urbano è il concept progettuale, per dettare le direttive principali della progettazione urbanistica del vuoto urbano (93 ha). L’idea parte dalla volontà di realizzare una nuova centralità urbana senza privare l’Agro Romano di quella continuità che lo caratterizza e senza limitare la progettazione. Gli obiettivi principali da perseguire, per quanto riguarda il nuovo tessuto urbano, sono la definizione dei margini, la connessione con i tessuti adiacenti e la creazione di nuovi luoghi di aggregazione. Per quanto riguarda, invece, le reti verdi e le preesistenze risulta di vitale importanza valorizzare al meglio il tracciato storico romano che attraversa l’area, riqualificare il fosso perimetrale potenziando il sistema del verde, senza limitare la continuità ambientale, creando dei cunei verdi che arrivano sino al cuore della nuova centralità. La nuova stazione metro Romanina in connessione con la preesistente ultima fermata della linea A Anagnina, e la linea bus circolare, che collegherà il nuovo quartiere alle aree di interesse vicine, saranno le principali vie di accesso della nuova centralità urbana. Le previsioni del piano inoltre dettano le linee guida per la creazione di un’area archeologica; di spazi culturali, ricettivi, sportivi e l’organizzazione del verde pubblico attrezzato anche attraverso attività scolastiche e sportive.























Il Masterplan ci permette di capire al meglio tutti i sistemi, che sovrapposti si integrano l’uno con l’altro. Isolando i vari livelli, infatti, possiamo studiare al meglio le loro caratteristiche. Il sistema del verde detta le linee guida per la progettazione e la gerarchizzazione del sistema ambientale. Per quanto riguarda il tessuto edilizio ho localizzato le residenze e gli edifici per servizi dettando anche le loro volumetrie base. Lo studio della viabilità, organizzata in modo da avere collegamenti diretti e semplici con le aree circostanti, vede la gerarchizzazione delle strade, l’individuazione degli accessi e detta le linee guida per il disegno e la localizzazione di percorsi ciclo-pedonali e piazze urbane. L’ultimo livello vuole analizzare le previsioni del piano regolatore di Roma paragonandole alle previsioni del Concept e successivamente alle previsioni del Masterplan.























Le regole del piano sono di primaria importanza per gestire le gerarchie dei fronti tramite fili filli e fili di massimo ingombro; per dettare le regole sugli aggetti e sulle rientranze e per stabilire le distanze tra i fronti in modo da garantire il soleggiamento massimo possibile anche nelle giornate più corte dell’anno.























L’assonometria cavaliera militare ci permette di valutare facilmente la formazione e l’allineamento dei fronti, principalmente lungo gli assi viari di comunicazione, e di intuire la volumetria base degli edifici. Nel dettaglio inferiore studio la sagoma degli edifici e le caratteristiche della strada di I° livello su cui hanno il fronte. Molto importante, inoltre, citare l’ottimo lavoro del Gruppo Scarpellini che intende trasformare lo spazio che accolse i primi esperimenti di Marconi, in una grande attrezzatura culturale, sociale, ludica educativa, sportiva e di ricerca avanzata.























Il sistema del verde è organizzato su 3 grandi parchi pubblici.
Il primo che andremo ad analizzare è il Parco Archeologico. Chiamato così per via del tracciato storico romano che attraversa l’area vede innanzitutto la sua riqualificazione attraverso la creazione di un buffer che ne preservi l’integrità. Il parco, inoltre, è disegnato in modo da avere zone con caratteristiche diverse, specchi d’acqua e percorsi che lo attraversano.
























Il Parco Esagonale (o a esagoni), chiamato così per via della geometria base che lo caratterizza, è organizzato secondo lo schema Life Space Buildings. In dettaglio vediamo che sono previste, al suo interno, l’organizzazione di aree di verde pubblico attrezzato, la formazione di percorsi perimetrali pavimentati e la creazione di uno specchio d’acqua alimentato dal fosso adiacente.























Il Parco Lineare (o viale alberato), adiacente la nuova stazione metro Romanina si estende dal fosso ad est alle officine Marconi ad ovest. Divide l’area, attraversa due assi viari principali e crea del verde pubblico attrezzato per il polo di edifici per servizi che lo perimetra. In dettaglio le aree pavimentate, le aree verdi ed il percorso della Green Route con localizzati i luoghi di attrazione e i tempi di percorso stimati.























Qui vediamo la totalità del sistema del verde; in evidenza l’abaco delle alberature, con le proprie caratteristiche, e il riferimento progettuale per la riqualificazione del fosso e la progettazione di percorsi ciclo-pedonali in parallelo allo specchio d’acqua lineare.























Siamo alle tavole di stima che ci permettono di valutare al meglio le superfici dei vari lotti e le caratteristiche riguardanti altezze; superfici coperte, residenziali, commerciali, direzionali e le relative cubature. Inoltre, ci permettono di localizzare le destinazioni d’uso e di quantificare gli abitanti insediati nel comparto residenziale e misto residenziale-commerciale. Nel dettaglio in evidenza la sezione tipo e la prospettiva di una strada di II° e III° livello.























La seconda tavola di stima continua nell'analizzare i dettagli morfologici dei lotti. Nel dettaglio i dati progettuali ci permettono di valutare tutte le qualità destinate. 
In particolare, andiamo a quantificare gli abitanti insediati e le percentuali destinate di:

-        -  Superficie permeabile
-        -  Superficie residenziale
-        -  Superficie commerciale
-        -  Superficie per servizi

Lo stesso calcolo avviene per la differenziazione del verde pubblico e per la classificazione della viabilità, messa inoltre, in paragone con la “viabilità verde” della Green Route. L’altra tabella invece ci mostra la valutazione dell’impatto economico relativo al verde pubblico, alla viabilità e all’urbanizzazione primaria e secondaria.

Discorso simile per le successive due elaborazioni che però rappresentano nel dettaglio delle viste prospettiche a volo d’uccello.

























Abbiamo, infine, l’inserimento della centralità “Romanina” nella foto aerea del vuoto urbano e successivamente il paragone col progetto di Manuel Salgado vincitore della gara d’appalto per la realizzazione del nuovo quartiere. E’ possibile valutare, comparando i dati principali dei progetti, le differenze sostanziali. Anche se i dati, presi singolarmente, si discostano in modo esiguo gli uni dagli altri nel complesso questa differenza risulta colossale. Come è colossale la differenza dell’impianto base e gli obiettivi da perseguire. Balza immediatamente all’occhio la volontà, opposta alla mia, di Salgado di creare una città nel parco; facilmente notabile dalla planimetria generale. Differenza sostanziale nella volontà di creare il parco nella città! 













martedì 18 luglio 2017

martedì 29 settembre 2015

LABORATORIO DI SINTESI


Progettazione urbana












































Report in english














martedì 5 ottobre 2010

LABORATORIO COSTRUZIONI II

Progettazione strutturale