martedì 11 maggio 2010

L'accumulazione

In mancanza di una chiara logica compositiva, di un criterio di ordinamento o di aggregazione, di una griglia di riferimento, l'accostamento delle singole unità si trasforma in accumulazione libera. Includendo degli elementi, delle forme, degli oggetti, i segni si avvicinano l'un l'altro senza mai sommarsi; piuttosto si toccano per tangenza, si sovrappongono, a volte seguono la logica dell'accatastamento, in ogni caso mantengono la loro autonomia. L'idea di un'unità complessiva è molto lontana; a volte si basa sull'omogeneità dei materiali utilizzati, a volte sul colore uniforme delle superfici, a volte su componenti di forme simili. Il legame fra le parti è minimo e il suo valore si indebolisce a tal punto da non risultare più un elemento significativo e centrale della composizione. Accumulazione è il titolo di molte opere di Arman, esponente francese del movimento del "Nouveau Rèalisme". A testimonianza di un'epoca caratterizzata e condizionata dalla quantità, dall'accumulo, dalla ripetizione in serie, dallo scarto, le opere di Arman puntano sull'estetica della quantità, sull'espressività del molteplice. Oggetti noti, quotidiani, ma anche scelti per le loro particolari caratteristiche formali ed estetiche (strumenti musicali, pistole, tubetti di colore, ingranaggi) vengono immersi in grandi contenitori trasparenti e cristallizzati nel loro accostamento casuale. Le forme convivono perfette e funzionanti come le lucide pistole cromate di Boum Boum, ça fait mal, in un controllato gioco fra precisione di ogni singola forma e casualità della loro organizzazione.








Nel Museo Frederick Weisman a Minneapolis o nel Vitra Museum a Weil am Rhein di Gehry il primo principio a essere confermato è quello dell'accumulazione. L'architetto insegue una vera e propria costellazione di idee, suggestioni plastiche, scatti emotivi. Le sue architetture sono costituite di parti che non aspirano a fondersi ma che mantengono piuttosto la libertà di un processo non finito. L'effetto è quello di un caotico insieme destrutturato di forme.

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