Progettazione urbana e architettonica
Siamo nella periferia Sud-Est di Roma, esternamente e a ridosso del Raccordo (G.R.A.), tra via Tuscolana e l’accesso dell’autostrada “del Sole” A1. Nota come zona rurale e periferica della capitale, oggi è caratterizzata da una forte espansione urbanistica residenziale, ma soprattutto direzionale e commerciale.
Siamo nella periferia Sud-Est di Roma, esternamente e a ridosso del Raccordo (G.R.A.), tra via Tuscolana e l’accesso dell’autostrada “del Sole” A1. Nota come zona rurale e periferica della capitale, oggi è caratterizzata da una forte espansione urbanistica residenziale, ma soprattutto direzionale e commerciale.
L’analisi
dell’intorno del vuoto urbano, infatti, ha evidenziato la presenza di poli
commerciali e direzionali che vanno a creare delle vere e proprie centralità di
livello urbano. Inoltre, ha messo in risalto l’urbanizzazione puntiforme,
spontanea e a lottizzazione non programmata, pressochè totale, del tessuto
morfologico residenziale.
L’analisi
infrastrutturale ha sottolineato la presenza di importanti assi di connessione,
la contiguità della linea metropolitana con la presenza della vicina stazione
Anagnina, ma anche la limitata rete del trasporto pubblico su gomma e la totale
assenza della rete tramviaria.
Le qualità
ambientali dell’area sono direttamente intuibili e messe in rilievo dalla
continuità dell’Agro Romano (tramite corridoi ambientali) e dalla presenza di
un tracciato storico romano. Non di secondaria importanza lo skyline panoramico
dato dal profilo dei Colli Albani con il Monte Cavo protagonista. Le
potenzialità e le criticità sono in egual misura definite rispettivamente dall’Agro
Romano e dalle caratteristiche morfologiche dell’intorno urbano.

Lo step immediatamente successivo all’analisi dell’intorno urbano è il concept progettuale, per dettare le direttive principali della progettazione urbanistica del vuoto urbano (93 ha). L’idea parte dalla volontà di realizzare una nuova centralità urbana senza privare l’Agro Romano di quella continuità che lo caratterizza e senza limitare la progettazione. Gli obiettivi principali da perseguire, per quanto riguarda il nuovo tessuto urbano, sono la definizione dei margini, la connessione con i tessuti adiacenti e la creazione di nuovi luoghi di aggregazione. Per quanto riguarda, invece, le reti verdi e le preesistenze risulta di vitale importanza valorizzare al meglio il tracciato storico romano che attraversa l’area, riqualificare il fosso perimetrale potenziando il sistema del verde, senza limitare la continuità ambientale, creando dei cunei verdi che arrivano sino al cuore della nuova centralità. La nuova stazione metro Romanina in connessione con la preesistente ultima fermata della linea A Anagnina, e la linea bus circolare, che collegherà il nuovo quartiere alle aree di interesse vicine, saranno le principali vie di accesso della nuova centralità urbana. Le previsioni del piano inoltre dettano le linee guida per la creazione di un’area archeologica; di spazi culturali, ricettivi, sportivi e l’organizzazione del verde pubblico attrezzato anche attraverso attività scolastiche e sportive.
Il
Masterplan ci permette di capire al meglio tutti i sistemi, che sovrapposti si
integrano l’uno con l’altro. Isolando i vari livelli, infatti, possiamo
studiare al meglio le loro caratteristiche. Il sistema del verde detta le linee
guida per la progettazione e la gerarchizzazione del sistema ambientale. Per
quanto riguarda il tessuto edilizio ho localizzato le residenze e gli edifici
per servizi dettando anche le loro volumetrie base. Lo studio della viabilità,
organizzata in modo da avere collegamenti diretti e semplici con le aree
circostanti, vede la gerarchizzazione delle strade, l’individuazione degli
accessi e detta le linee guida per il disegno e la localizzazione di percorsi
ciclo-pedonali e piazze urbane. L’ultimo livello vuole analizzare le previsioni
del piano regolatore di Roma paragonandole alle previsioni del Concept e
successivamente alle previsioni del Masterplan.
Le regole
del piano sono di primaria importanza per gestire le gerarchie dei fronti
tramite fili filli e fili di massimo ingombro; per dettare le regole sugli
aggetti e sulle rientranze e per stabilire le distanze tra i fronti in modo da
garantire il soleggiamento massimo possibile anche nelle giornate più corte
dell’anno.
L’assonometria
cavaliera militare ci permette di valutare facilmente la formazione e l’allineamento
dei fronti, principalmente lungo gli assi viari di comunicazione, e di intuire
la volumetria base degli edifici. Nel dettaglio inferiore studio la sagoma
degli edifici e le caratteristiche della strada di I° livello su cui hanno il
fronte. Molto importante, inoltre, citare l’ottimo lavoro del Gruppo Scarpellini
che intende trasformare lo spazio che accolse i primi esperimenti di Marconi,
in una grande attrezzatura culturale, sociale, ludica educativa, sportiva e di
ricerca avanzata.
Il sistema
del verde è organizzato su 3 grandi parchi pubblici.
Il primo che andremo ad analizzare è il Parco
Archeologico. Chiamato così per via del tracciato storico romano che attraversa
l’area vede innanzitutto la sua riqualificazione attraverso la creazione di un
buffer che ne preservi l’integrità. Il parco, inoltre, è disegnato in modo da
avere zone con caratteristiche diverse, specchi d’acqua e percorsi che lo
attraversano.
Il Parco
Esagonale (o a esagoni), chiamato così per via della geometria base che lo
caratterizza, è organizzato secondo lo schema Life Space Buildings. In
dettaglio vediamo che sono previste, al suo interno, l’organizzazione di aree
di verde pubblico attrezzato, la formazione di percorsi perimetrali pavimentati
e la creazione di uno specchio d’acqua alimentato dal fosso adiacente.
Il Parco
Lineare (o viale alberato), adiacente la nuova stazione metro Romanina si
estende dal fosso ad est alle officine Marconi ad ovest. Divide l’area,
attraversa due assi viari principali e crea del verde pubblico
attrezzato per il polo di edifici per servizi che lo perimetra. In dettaglio le
aree pavimentate, le aree verdi ed il percorso della Green Route con localizzati
i luoghi di attrazione e i tempi di percorso stimati.
Qui vediamo
la totalità del sistema del verde; in evidenza l’abaco delle alberature, con le
proprie caratteristiche, e il riferimento progettuale per la riqualificazione
del fosso e la progettazione di percorsi ciclo-pedonali in parallelo allo
specchio d’acqua lineare.
Siamo alle
tavole di stima che ci permettono di valutare al meglio le superfici dei vari
lotti e le caratteristiche riguardanti altezze; superfici coperte,
residenziali, commerciali, direzionali e le relative cubature. Inoltre, ci
permettono di localizzare le destinazioni d’uso e di quantificare gli abitanti
insediati nel comparto residenziale e misto residenziale-commerciale. Nel
dettaglio in evidenza la sezione tipo e la prospettiva di una strada di II° e
III° livello.
La seconda
tavola di stima continua nell'analizzare i dettagli morfologici dei lotti. Nel
dettaglio i dati progettuali ci permettono di valutare tutte le qualità
destinate.
In particolare, andiamo a quantificare gli abitanti insediati e le percentuali destinate di:
In particolare, andiamo a quantificare gli abitanti insediati e le percentuali destinate di:
- - Superficie
permeabile
- - Superficie
residenziale
- - Superficie
commerciale
- - Superficie
per servizi
Lo stesso
calcolo avviene per la differenziazione del verde pubblico e per la
classificazione della viabilità, messa inoltre, in paragone con la “viabilità
verde” della Green Route. L’altra tabella invece ci mostra la valutazione
dell’impatto economico relativo al verde pubblico, alla viabilità e
all’urbanizzazione primaria e secondaria.
Discorso
simile per le successive due elaborazioni che però rappresentano nel dettaglio
delle viste prospettiche a volo d’uccello.
Abbiamo, infine,
l’inserimento della centralità “Romanina” nella foto aerea del vuoto urbano e
successivamente il paragone col progetto di Manuel Salgado vincitore della gara
d’appalto per la realizzazione del nuovo quartiere. E’ possibile valutare,
comparando i dati principali dei progetti, le differenze sostanziali. Anche se
i dati, presi singolarmente, si discostano in modo esiguo gli uni dagli altri
nel complesso questa differenza risulta colossale. Come è colossale la
differenza dell’impianto base e gli obiettivi da perseguire. Balza
immediatamente all’occhio la volontà, opposta alla mia, di Salgado di creare
una città nel parco; facilmente notabile dalla planimetria generale. Differenza
sostanziale nella volontà di creare il parco nella città!
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